Torino e la sua Area Metropolitana.Una città Europea, in salute, sicura, facile da vivere, che sappia offrire opportunità di lavoro a tutt@Una città della cultura, ecologica, pensata anche per i tempi degli anziani e delle persone in difficoltà.Città della ricerca, dello sport,con trasporti pubblici finalmente efficienti, servizi sanitari efficaci.Che valorizzi le periferie,laboratorio dell'innovazione green, capitale del cibo di qualità e sicuro e delle energie rinnovabili.
sabato 3 ottobre 2009
La gestione del territorio di Vincenzo Reda
Messina come e peggio di Sarno.
Ovvero: i crimini che vengono commessi offendendo il territorio sul quale si vive vengono scontati con morte e devastazione.
Costruire in maniera dissennata sotto pendii a rischio, sopra letti di fiumi; costruire senza osservare i più elementari criteri di buonsenso, con materiali scadenti, con progettazioni incompetenti, senza alcun piano urbanistico coerente.
Tutto ciò porta a conseguenze disastrose.
Quando la Politica lascia il posto al clientelismo, alla mera speculazione elettorale, al soddisfacimento di interessi individuali, dimenticando la collettività: ecco ciò che succede.
E non a caso.
Il Territorio maltrattato si ribella: è un organismo vivente, coerente e di questo sempre più spesso ci si dimentica. E ci si dimentica che, sul lungo periodo, non si fa del male al Pianeta: è alla nostra sciagurata genia che si fa del male, quando noi uomini assumiamo comportamenti irresponsabili.
Non è del Ponte che abbiamo bisogno: con i soldi del Ponte si potrebbero realizzare opere assai più piccole e più diffuse che metterebbero ordine in situazioni territoriali drammaticamente lasciate fuori controllo o, peggio, sotto il controllo di organismi criminali la cui preoccupazione ultima è il bene della collettività e delle generazioni future.
E, purtroppo, la tragedia di Messina non sarà l’ultima.
Fino a quando l’uomo si comporterà come un parassita del Pianeta e non come un suo abitante consapevole e responsabile, dovrà subire le conseguenze che la Terra, inevitabilmente, gli riserverà: lo ripeto, e non sembri una cosa fuori di senno, la Terra è un organismo vivente i cui complessi meccanismi non siamo ancora in grado di comprendere appieno.
Ma la Natura, il Buon Dio o chi per Lui, ci hanno dotato del buonsenso: sarebbe sufficiente seguirlo.
Al solito, prevenire è assai meno dispendioso di curare, ma è molto più comodo e facile intervenire nelle situazioni di emergenza.
La gestione politica della ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Abruzzo lo dimostra ampiamente: il nostro “Leader” ne ha capito i ritorni elettorali e, dunque, non lesina la sua preziosa presenza in loco.
Sarà lo stesso per i posti colpiti dalla tragedia nel messinese.
E nel frattempo si annuncia l’imminente inaugurazione dei lavori per il Ponte…..
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