Torino, lì 30 gennaio 2012
INTERPELLANZA
ARCATE MURAZZI: abusivismo in area sottoposta a vincolo monumentale ed ambientale
La sottoscritta Consigliera della Circoscrizione 1
Premesso che, il complesso dei Murazzi del Po “dall'alveo del fiume fino al cordolo dei
marciapiedi su C.so Cairoli e Lungo Po Diaz” è sottoposto dallo Stato a due diversi vincoli
ambientali:
- Vincolo Paesaggistico, con provvedimento n. 11.02.1950 - G.U. 23 02 1950
- Vincolo Monumentale, con provvedimento R.R. 11/3/1994 prot.n.3028
Rilevato che, il complesso dei Murazzi del Po, per i motivi di cui al punto precedente e per
motivi di sicurezza dei luoghi e soggetto al regolamento comunale N.319 (Piano integrato
d'ambito), esecutivo dal 10 aprile 2006 – D.C.C.7 marzo 2006 mecc.2005 10392/122;
Preso atto che, quelli che un tempo erano semplici dehors stagionali, sono ora strutture
completamente chiuse e commercialmente sfruttate anche nel periodo invernale;
Preso atto, che dette strutture occultano completamente le facciate delle arcate, elemento
saliente del complesso vincolato dallo Stato, dando contemporaneamente un senso di
disordine e sporcizia, stile villaggio di baracche, così descritte su La Repubblica da Salvatore
Tropea ”….desolante porto fluviale terzomondista…” che restituisce “l’immagine triste di una
sciatteria fuori controllo, incomprensibile ovunque ma ancor più nel cuore della Città”(11/7/11)
Venuta a conoscenza che, a seguito di un recente accesso agli Atti da parte di privati, la nostra
stessa Amministrazione ha ammesso l’abusività dei dehors “non conformi al regolamento
comunale n. 319”, per i quali tra l’altro molti esercenti non hanno neppure richiesto
l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico e quindi l’Amministrazione non avrebbe
richiesto i tributi dovuti;
Se ciò corrispondesse al vero, si evidenzia di come si tratti di c.a. 2.500 mq. coperti, che la
Città lascia in mano a pochi gestori le cui attività per il “mondo eterogeneo” che vi gravita,
producono rumore, degrado, sporcizia, abuso di alcol, spaccio di stupefacenti ecc. oggetto di
continue indagini della Magistratura sulla microcriminalità;
Interpella il Presidente ed i Coordinatori competenti
Per sapere se intendono attivarsi presso il Sindaco e gli Assessori competenti, data la
possibilità che si possa chiamare in causa la Città per omessa tutela ambientale e
monumentale, per omissione di Atti d’Ufficio (Reg. n. 319 del 2006), per omessa riscossione di
canoni per l’occupazione del suolo pubblico e tasse sulle insegne (per la quale è ravvisabile il
danno erariale), per conoscere:
· In che tempi l'Amministrazione procederà al “ripristino dello stato dei luoghi”
· Quale sia oggi la sicurezza di quest'area in ordine a problemi di sovraffollamento e
antincendio (visto l'evento del 17/12/2011: l’Imbarco PEROSINO semidistrutto da un
incendio, durante una festa)
· Quali provvedimenti di tutela paesistico ambientale siano stati presi nelle aree del
complesso dei Murazzi dalla data di apposizione del vincolo (11/03/1994)
· Quali siano stati gli incassi del Comune per l'occupazione suolo pubblico ai Murazzi,
per esempio, anno per anno dall’ aprile 2006
· Quali siano state le attività di accertamento dei Vigili Urbani e le sanzioni erogate ad
ogni singolo gestore per la presenza di dehors non autorizzati, anno per anno, a partire
dall'aprile 2006
· Quale sia la ragione per cui gli Uffici Comunali non hanno da subito disposto
l'esecuzione del Piano integrato d'ambito, previsto dal regolamento comunale n.319 ed
elaborato con grandi costi dall'Amministrazione
Interpella inoltre il Presidente ed i Coordinatori competenti per sapere:
· se intendono fare richiesta per trasferire la competenza della “zona” Murazzi dal
Settore Decoro Urbano al Settore Urbanistica, per qualunque tipo di autorizzazione
(anche precaria) visto il delicato contesto monumentale e paesaggistico
· se intendono sollecitare gli Assessori competenti al fine di predisporre un
concorso internazionale, nelle maggiori Università di Architettura, per la
riprogettazione unitaria di tutta l’area Murazzi, in ottemperanza al Piano d’Ambito.
Emanuela Rampi
Capo Gruppo Alleanza per la Città
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