venerdì 11 ottobre 2013

“Cota a casa”. Parte la mobilitazione del Partito democratico per tentare di dare una spallata, che si augurano definitiva, al governatore leghista. da Lo Spiffero di B.Babando

“Cota a casa”, il Pd tenta la spallata : Voi cosa ne pensate? (invia una mail a presidente@torinoviva.it o commenta l'articolo de Lo Spiffero Campagna di comunicazione con manifesti e su internet. Azione tambureggiante dell'opposizione per soffiare sul collo del governatore, dopo l'attacco di Scelta Civica. E tra qualche settimana le prime decisioni sui rinvii a giudizio per Rimborsopoli La nuova campagna di comunicazione verrà presentata lunedì dal capogruppo Aldo Reschigna e dal segretario regionale Gianfranco Morgando, intanto per le vie della città iniziano a comparire i primi manifesti e su internet è stato creato un blog. Dalla Sanità ai Trasporti, per l’opposizione i fallimenti di questa giunta si annoverano in quasi tutti i settori strategici dell’ente, con una situazione finanziaria che, nonostante i tagli, rimane deficitaria, raggiungendo un indebitamento complessivo che sfiora il tetto dei 9 miliardi di euro. «Non solo non sono state mantenute le grandi promesse della campagna elettorale, ma il Piemonte è andato indietro rispetto a quattro anni fa» affermano dal Pd. Insomma uno scatto d’orgoglio dopo le tante accuse di lassismo nell’azione di opposizione in aula e fuori. Prosegue la nota: «Nella sanità si sono susseguiti tre assessori con risultati lampanti: i servizi si sono ridotti, le liste di attesa allungate, le strutture non sono state ammodernate. Nonostante lo sforzo di medici e infermieri, la sanità piemontese è peggiorata. Nel trasporto pubblico locale la Giunta Cota ha tagliato le linee e aumentato le tariffe, con pesanti problemi per i pendolari. Nel welfare non ha fatto meglio: ha tagliato i servizi assistenziali, messo in campo meno risorse per i comuni e le famiglie, per la casa e il lavoro, ha aumentato le tariffe per i non autosufficienti». Così, dopo l’attacco frontale di Scelta Civica anche i democrats alzano i toni in questo inizio di autunno che, come si rispetta, si annuncia rovente dalle parti di piazza Castello, dove tra un mese sono attese le sentenze dei giudici sul caso Rimborsopoli che vede indagati 56 consiglieri regionali su 60, tra cui lo stesso presidente Cota. Politica e magistratura: sono questi i due grimaldelli che potrebbero spalancare le porte della Regione per far uscire il governatore.

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