giovedì 16 giugno 2011

MA LA TAV A CHI SERVE?

carissimi,
in questo momento felice per l'esito dei referendum siamo giustamente
contenti e rilassati per il risultato ottenuto dall'azione delle
numerosissime associazioni e dalla generosità dei cittadini. Naturalmente,
congratulazioni e ringraziamenti sentiti a coloro i quali hanno contribuito
a questo risultato passando parola! :-) :-) :-)

Nondimeno le emergenze non sono finite ed è proprio in questi giorni che si
gioca una partita importantissima di democrazia, in Valsusa.

Entro la fine di giugno i proponenti della linea AV Torino-Lione vogliono
far partire i lavori alla Maddalena di Chiomonte per cominciare a intascare
i fondi dell'Unione Europea. Per inciso i fondi dell'Unione Europea,
sbandierati come "carta moneta gratis" sono fondi creati con le nostre
tasse, sono soldi nostri.

In questo stesso momento uomini e donne, anziani, giovani, sono alla
Maddalena a presidiare il territorio, a lottare per tutti, non solo per se
stessi o per la loro valle.

So che molti sono scettici sulle effettive ragioni del movimento no tav, ma
invito queste persone ad andarsi a documentare grattando un po' più in
profondità della vernice con cui viene propagandata "la Grande Opera" (da
alcuni giustamente ribattezzata "la Grande Cazzata"). Dalla parte dei
favorevoli a priori se ne sentono di tutti i colori, come il generico
sbraitare al progresso, come le "le suggestioni sul futuro...", come "e se
Cavour non avesse fatto il Fréjus dove saremmo adesso" (appunto, Cavour ha
fatto bene a fare un traforo, perché non c'era: ora c'è!), o come "saremo
tagliati fuori dall'Europa" (con una linea ferroviaria, un'autostrada e due
statali, tutte già ora nella stessa valle?), o anche "le grandi opere
producono benessere" (e se invece producessero depressione, drenando enormi
quantità di denaro e spendendolo per opere inutili, fatte da imprenditori
amici di potenti? Invece di tartassare le imprese e i cittadini di tasse,
non si potrebbe spendere meno e più oculatamente?).

Da parte di quelli acriticamente a favore dell'opera si sentono tanti
slogan, anzi, si sentono solo slogan, e non potrebbe essere altrimenti. Se
si studia la questione con meno superficialità e si considerano le cose per
come sono, i flussi di traffico prima di tutto, ad una seria analisi
trasportistica, e a una seria analisi costi-benefici quest'opera
semplicemente non sta in piedi. Invito caldamente le persone convinte che "
il trasporto ferroviario è un bene" ad approfondire la questione.

Che il trasporto su ferrovia sia un bene siamo tutti d'accordo.

Che la linea ferroviaria Torino-Lione sia utile sono d'accordo praticamente
solo quelli che ci lucrerebbero.

Uno dei primi effetti delle enormi spese per questa opera inutile sarebbe
proprio l'impossibilità di investire in treni nuovi, puliti ed efficienti
per i pendolari, quello di cui più c'è bisogno per lo sviluppo del
trasporto ferroviario.
Alcune delle ragioni contro l'opera sono esposte nel volantino allegato.
Sempre sul volantino trovate indirizzi di siti web con valanghe di
informazioni. Questo per la parte no tav. Se volete un'informazione si tav
potete anche trovarla, e vi chiedo di perdere un'ora del vostro tempo ad
analizzare le ragioni dei due schieramenti, il livello di profondità dei
ragionamenti (dati scientifici, calcoli ingegneristici, calcoli economici,
slogan) e poi di scegliere.
Non si può stare fuori da questa questione, dire "non mi riguarda, io abito
ad Ancona". Siamo tutti coinvolti, come direbbe De André. Tutti paghiamo le
tasse ed è con le nostre tasse che si intende finanziare quest'opera
inutile e devastante.

Tutta questa cosa nasce da una "piccola, banale omissione" iniziale: non è
mai stata veramente presa in considerazione la domanda "quest'opera ci
serve?". Si è cominciato a dire, tanti anni fa, che l'opera si doveva fare
e basta. Cosa sia successo in seguito lo sapete, con la grottesca
messinscena dell' "Osservatorio per il TAV" che conteneva solo persone a
favore dell'opera, i proponenti e una minoranza di sindaci.
Come si può tollerare in una democrazia, nel giugno del 2011, che ogni voce
di dissenso sia esclusa dal dibattito?
Eppure è così, avrete visto anche voi a maggio i sindaci della Valsusa a
Roma dietro le transenne, esclusi da ogni considerazione, mentre la
riunione al ministero del lavoro coinvolgeva solo persone a favore
dell'opera. Basta questo, a dare la misura di come si sta distorcendo la
democrazia in Italia, in questo stesso momento!

Invito tutti ad andare sul sito notavtorino.org e ad aderire all' "Appello
per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa" che trovate
sul sito in prima pagina. E' molto importante dimostrare la propria
presenza vicino al movimento. L'hanno già fatto in molti, cittadini e
associazioni, possono e devono farlo molti altri.

Invito chi abitasse vicino a Torino a salire alla Maddalena per far sentire
la propria vicinanza al movimento. E' un'esperienza bellissima di impegno
civile. Si parla, ci si confronta, si ascolta musica, si beve una birra in
amicizia. Si partecipa.

Qui sotto, copio e incollo la lettera aperta di una vedova a Fassino,
comparsa da pochi giorni sul web. E' un invito alla riflessione. Ma anche
all'azione.

Fate circolare questa mail, e agite.

grazie

Stefano

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