venerdì 10 febbraio 2023

Il Milleproroghe cambia. Da ricetta elettronica a incarichi sul territorio ecco tutte le novità Fonte Doctor News

Anche il Milleproroghe in dirittura d’arrivo. Ecco tutti i contenuti di interesse sanitario Il medico prescrive online, il cittadino va con il numero di ricetta in farmacia, il farmacista legge la prescrizione nello schermo e dispensa: a segnare l'addio alla ricetta cartacea è -più di ogni altra legge pregressa o futura - il decreto Milleproroghe. Qui, in un emendamento, le commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato hanno inserito un rinvio della ricetta elettronica fino a tutto il 2024. E hanno anche dato più tempo ai professionisti sanitari per recuperare i crediti formativi non acquisiti negli anni scorsi. Nel contempo, è definitivamente cancellata la possibilità di trattenere i professionisti del Servizio sanitario nazionale fino a 72 anni a tutto il 2026, fino all'uscita di nuovi specialisti dalle scuole. Non si potrà mantenere in servizio né i dirigenti ospedalieri pubblici, né i docenti universitari, né i dipendenti del privato convenzionato, né i medici convenzionati con il Ssn, né i medici Inps e Inail. Fratelli d'Italia presenterà in aula un emendamento che dà l'opzione ai Mmg di andare in pensione a 72 anni anziché a 70. Incarichi sul territorio - Le commissioni hanno deciso di prorogare a tutto il 2023 gli incarichi dei medici specializzandi, e di assumerne di nuovi, "verificata l'impossibilità di utilizzare personale già in servizio e di ricorrere agli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore", come del resto prevede la versione originale del decreto. Inoltre, come chiedevano i giovani in formazione anche per fare chiarezza rispetto ad alcuni indirizzi delle regioni, sono prorogate al 31 dicembre 2023 le misure che consentono ai borsisti del triennio in medicina generale ed agli specializzandi in pediatria, mentre si formano, di assumere incarichi provvisori o di sostituzione. Dice Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento: «Con l'emendamento che proroga la possibilità di riconoscere nel monte ore formativo dei tirocinanti la sostituzione dei medici di base e con quello che dà l'opzione ai Mmg di andare in pensione a 72 anni, Fdi ed il governo Meloni danno una risposta concreta ad una esigenza reale di aree che soffrono particolarmente la carenza di queste figure fondamentali». Soddisfatta la vicepresidente dei senatori Pd Beatrice Lorenzin per le norme che stabilizzano medici e specializzandi in servizio durante il Covid, allentano i vincoli di esclusività per le professioni sanitarie, ed arginano la carenza di personale, di medici di medicina generale, pediatri. Anche il finanziamento degli screening sul cancro era tra le richieste avanzate dal Pd, e molti nostri emendamenti sono stati accolti. Abbiamo lavorato sul merito delle questioni con maggioranza e governo, dando risposte proficue a questioni decisive per la salvaguardia del Ssn». Libera professione, meno vincoli - La parte dei 500 milioni stanziati dalla Finanziaria 2022 per il recupero delle liste d'attesa che ancora non era stata spesa a tutto lo scorso anno, potrà essere usata dalle regioni per acquistare prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privati, fermo restando l'obbligo di non fare deficit: ogni regione non potrà usare più dello 0,3% della sua quota di finanziamento del fabbisogno nazionale standard 2023. Si allentano nel contempo le norme sull'esclusività per gli infermieri e gli altri professionisti sanitari: fuori orario di servizio e fino ad 8 ore settimanali la loro libera professione non sarà incompatibile con l'attività istituzionale. Le Regioni possono riconoscere un contributo ai laboratori Ssn che si accingono a garantire la soglia minima di efficienza di 200.000 esami di laboratorio e prestazioni specialistiche annue o di 5.000 campioni analizzati con tecnologia di next generation sequencing. Oncologia - Nello stato di previsione del Ministero della salute parte il Fondo per implementare il piano oncologico nazionale 2023-27, finanziato con 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027. I 50 milioni in tutto potenzieranno le reti oncologiche regionali, l'assistenza domiciliare ed integrata con l'ospedale, la formazione degli operatori sanitari ed il monitoraggio delle azioni di prevenzione, diagnosi, cura e assistenza in linea con il Piano. Prima d'estate, un decreto del Ministero della Salute dovrebbe individuare i criteri di riparto del Fondo. AIFA e CRI - I componenti di Commissione tecnico-scientifica per la valutazione dei farmaci-Cts e quelli del Comitato prezzi e rimborso-Cpr dell'Agenzia del farmaco restano in carica fino al 30 giugno 2023 in attesa che i due organismi si fondano in un'unica Commissione Scientifica ed Economica (Cse), per nominare i cui membri serve un decreto del Ministero della Salute, di concerto con Mef e Conferenza Stato Regioni. Gli organi deputati alla liquidazione della Croce Rossa italiana restano in carica fino alla fine del 2024. Bonus psicologo - La Commissione Bilancio ha detto no invece al bonus per lo psicologo fino a 600 euro a persona, in precedenza bocciato dalla Finanziaria. David Lazzari presidente dell'Ordine degli Psicologi ammonisce che "Il bonus psicologico deve essere un impegno di tutti, bipartisan. Così come lo psicologo a scuola e quello di base. Perché i problemi psicologici sono sotto gli occhi di tutti e l'aiuto psicologico non può essere un lusso per i pochi che possono permetterselo economicamente. Dopo il mancato sostegno da parte del governo in Commissione, adesso i cittadini si aspettano che nell'aula del Senato tutte le forze politiche supportino questa misura».

Delusione del 26 Aprile in Torino di M.Panichi

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