Torino e la sua Area Metropolitana.Una città Europea, in salute, sicura, facile da vivere, che sappia offrire opportunità di lavoro a tutt@Una città della cultura, ecologica, pensata anche per i tempi degli anziani e delle persone in difficoltà.Città della ricerca, dello sport,con trasporti pubblici finalmente efficienti, servizi sanitari efficaci.Che valorizzi le periferie,laboratorio dell'innovazione green, capitale del cibo di qualità e sicuro e delle energie rinnovabili.
giovedì 19 novembre 2009
TORINOVIVA si presenta Mercoledì 25 novembre – ore 17.30 Cinema King Kong, via Po 21, Torino
Ascoltare davvero i problemi della città e dei cittadini e offrire soluzioni concrete, perché oggi l’apparato politico pare basarsi su un sistema etico in cui spesso i problemi più gravi sono assenti, a fronte di priorità inopportune e invadenti. Sono questi gli obiettivi e i presupposti che muovono TORINOVIVA, movimento politico e culturale che si presenterà ufficialmente alla città mercoledì 25 novembre, alle 17.30, al cinema King Kong in via Po 21 a Torino.
Soci fondatori del movimento sono Giorgio Diaferia, medico di famiglia, fisiatra e agopuntore, docente universitario,giornalista e conduttore in televisioni locali, con esperienze a livello comunale negli anni ’90, prima con i Verdi e poi con i Ds e Rosa nel Pugno, ed Emanuela Rampi, funzionario della Regione Piemonte presso il settore Affari Internazionali, dove si occupa di Progetti di cooperazione internazionale, già presidente di un’ Associazione a tutela degli anziani malati (S.A.N.A.), con esperienze politiche a livello comunale negli anni ‘90, con i Verdi, precedute da attività con i Radicali.
Giorgio Diaferia ha deciso di re-impegnarsi, con il suo gruppo e la coordinatrice Emanuela Rampi, proprio per un interesse per i problemi della città mai sopito e la constatazione di quanto lavoro politico ci sarebbe da fare a Torino e invece viene disatteso
TORINOVIVA ha infatti ben chiara la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica, che si sta trasformando sempre più in rabbia e contestazione, e si propone di costruire un progetto di città da vivere, che sappia offrire prospettive di lavoro ai giovani; più in salute, che colga dall’ambiente anche le grandi opportunità di lavoro e di conoscenza; più sicura e pensata anche per i bisogni e i tempi delle famiglie e delle persone più deboli.
I capisaldi del movimento sono rappresentati da due “E”:
- Ecologia della vita: interesse centrale per la qualità della vita dei cittadini, seguendo modelli di sostenibilità ambientale ed economica, perché i danni all’ambiente creano danni a breve e lungo termine ai cittadini, con un conseguente aumento della spesa
pubblica in ambito sanitario, mentre queste risorse si potrebbero destinare ad altri settori, come la solidarietà sociale e le pensioni.
- Etica della politica: ci sono tanti, troppi temi volutamente tralasciati o dimenticati nel dibattito politico, che sembra scordare i problemi reali della vita. Qualunque candidato eletto dovrebbe restare con i piedi ancorati alle problematiche del territorio, ai problemi sociali che preoccupano i cittadini: giovani, casa, sicurezza della città, rispetto verso gli anziani, tutela di salute e ambiente, lavoro sicuro, famiglia vista come istituzione laica. Partendo da questi principi, TorinoViva vuole essere una corretta e possibilmente obiettiva constatazione dell’esistente evidenziando eventuali carenze e le soluzioni per ovviare al problema in modo etico, razionale e realistico.
Il progetto si pone l’obiettivo di contribuire all’unità di tutte le forze politiche, civili e sociali che mirano alla tutela della salute e del benessere di tutti gli esseri viventi, perseguendo lo sviluppo della cultura dell’accoglienza, della promozione e coesione sociale, della tutela delle fasce deboli.
Tra le proposte in cantiere, ad esempio, ci sono i “Vigili di colore”, più vicini e sensibili alle esigenze quotidiane di una città sempre più multietnica, che possono dare un’idea di appartenenza e contribuire all’ accoglienza proprio in quartieri dove è forte e in aumento la presenza di stranieri, magari loro connazionali, e i “piccoli ospedali o astanterie di distretto”, da istituire per ricoveri brevi, emergenze, per stabilizzare i pazienti anziani, i malati cronici ed i bambini. Il Progetto ha come obiettivo il venire maggiormente incontro alle esigenze delle famiglie e delle fasce deboli e l’intento di supportare l’attività dei medici e pediatri di famiglia.TORINOVIVA si basa sul principio che le decisioni si prendano collegialmente e senza imposizioni dall’alto, non come avviene nell’apparente democrazia dei partiti. Al tempo stesso, è un cantiere ancora aperto a tutti i cittadini convinti che si possano cambiare le cose. Per ora conta su un centinaio di aderenti, tra cui spiccano nomi noti a Torino e non solo, del mondo accademico, ambientalista, medico, ma anche della società civile, ma vorrebbe allargarsi soprattutto ai giovani. Per costruire tutti insieme il programma per Torino 2011.
Per saperne di più: www.torinoviva.it
Per informazioni:
Michela Damasco
328.7787601, 347.8446962
m.damasco@gmail.com
Sito: www.torinoviva.it
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