Torino e la sua Area Metropolitana.Una città Europea, in salute, sicura, facile da vivere, che sappia offrire opportunità di lavoro a tutt@Una città della cultura, ecologica, pensata anche per i tempi degli anziani e delle persone in difficoltà.Città della ricerca, dello sport,con trasporti pubblici finalmente efficienti, servizi sanitari efficaci.Che valorizzi le periferie,laboratorio dell'innovazione green, capitale del cibo di qualità e sicuro e delle energie rinnovabili.
sabato 29 gennaio 2011
Dopo la candidatura a Sindaco la Caramelli ora vola a Teramo a dirigere l'IZS ed entra in Compagnia di San Paolo
La formazione neocentrista designa Caramelli, veterinaria e direttrice dell’Istituto Zooprofilattico, alla poltrona di sindaco di Torino. Nota per le sue battaglie contro le sofisticazioni alimentari è stata in prima fila nel contrastare le principali emergenze: dalla Bse alle mozzarelle colorate
L’ufficializzazione avverrà nelle prossime ore, a Todi, la città umbra che da oggi ospita la convention dei parlamentari di Udc, Fli, Api e Mpa. Il Terzo Polo torinese ha trovato il suo candidato sindaco. Si tratta di Maria Caramelli, medico veterinario, 53 anni, coniugata, madre di tre figli, nata a Mondovì ma residente nella torinesissima via della Rocca. Assurta agli onori della cronaca per l’impegno con il quale ha contrastato da direttrice sanitaria dell’Istituto zooprofilattico piemontese le principali emergenze alimentari: dalla mucca pazza all’influenza aviaria sino alle più recenti mozzarelle in technicolor.
Toccherà a lei il compito di dare slancio alla nuova formazione centrista che sotto la Mole soffre, almeno nelle previsioni dei sondaggi, di un consenso potenziale inferiore al trend nazionale. La designazione della dottoressa Caramelli è frutto del lavoro di ricognizione compiuto da Gianni Vernetti, Alberto Goffi e Roberto Rosso su una rosa di papabili che fino a ieri comprendeva, tra gli altri, il presidente di Torino Wireless Mario Manzo e l’ex numero uno dell’Unione Industriale Alberto Tazzetti.I proconsoli subalpini di Casini, Rutelli e Fini approfitteranno delle pause dai lavori dell’assemblea – nella quale verrà annunciato il cambio del nome dell’alleanza in “Nuovo Polo per l’Italia – per mettere a punto i dettagli dell’operazione. A partire dalla scelta di correre da soli al primo turno, convinti di poter giocare un ruolo decisivo nella fase degli apparentamenti.
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