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martedì 30 agosto 2011
L’alienazione mentale derivante dall’abuso di sostanze psicotrope e dall’assunzione di alcolici di Ezio Borghesio v.comm. di polizia di Torino p.2
Questo genere di “tossicodipendenti” non ha bisogno di pusher e le forze dell’ordine non possono intervenire. “Esistono pochi studi e statistiche al riguardo” osserva Michele Gagliardo, responsabile del Piano Giovani del Gruppo Abele. “È un fenomeno sommerso che esiste, in quanto viene testimoniato dalle esperienze dei ragazzi che incontriamo, ma non è semplice darne una lettura. Inalare uno spray sembra appartenere alla dimensione dello sballo puro, alla ricerca della fuga dalla realtà”. Essendo droghe particolari, non rispondono quindi al desiderio di entrare a far parte di un gruppo che ne fa uso, ma è una fruizione apparentemente solitaria, ancora più alienante.I consumatori di queste sostanze non si considerano drogati e, per i servizi sociali, è difficilissimo “raggiungerli” - spiega Danilo Mantellina, terapeuta del Recreational drug, il programma di prevenzione dalle Nuove Droghe promosso dal Dipartimento di Patologia delle dipendenze dell' ASL 2 di Torino – che riferisce che, per il momento fanno, soprattutto incontri ed opera di prevenzione nelle scuole ed hanno anche un servizio di ascolto contattabile attraverso l’e-mail recreationaldrug@asl102.to.it.
Proprio come quei ragazzini che mi capita, su delega del pubblico ministero, di interrogare alla Procura per i minorenni di Torino, dove lavoro dal 21 febbraio 2002, accusati - ad esempio - di aver sottratto con violenza e/o minaccia qualche bene (telefonino, denaro, I-phone, sigarette, eccetera) a qualche loro coetaneo: non vogliono essere chiamati rapinatori, i ragazzi che abusano di sostanze psicotrope molto spesso non vogliono essere chiamati “drogati”. I primi fuggono dicendo che loro “mica sono entrati incappucciati ed armati in banca per avere dei soldi”, quindi non sono dei rapinatori e su questa linea di fuga dalle responsabilità li aiuta anche il nostro modo d’interpretare la società moderna: si parla di “bullismo”, ma è un termine che si svuota di senso, se viene usato per giustificare atti criminosi come fossero “banali ragazzate”. Una rapina è una rapina, cosiccome anticipare la morte del nostro cervello, fulminandoci i neuroni con intossicazioni acute, sia da alcol, che da altro intruglio chimico, equivale ad una volontaria, autonoma distruzione di se stessi. I ragazzi che assumono sostanze ai fini di cercare lo sballo fuggono dall’essere chiamato tossico, ma lo sono, eccome!
Ma quanto premesso, può essere considerato un succinto riassunto di tutto quello che ci deve preoccupare circa il variegato “mondo della fuga dal mondo”?
Direi di proprio di no.
Ad esempio, l'allarme lanciato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio relativo alla droga 2C-B-FLY crea spunti di riflessione sulle “nuove droghe” e sui nuovi mercati di spaccio.
La 2C-B-FLY è un potente allucinogeno, forte quasi come il LSD, che restituisce effetti di lunga durata. Acquistabile da chiunque via internet, ha causato già 2 decessi e un ricovero per intossicazione in Danimarca, Spagna e Stati Uniti.
In passato, altri decessi e intossicazioni erano stati segnalati in Svezia, Inghilterra e Norvegia.
Ancora: il Bromo-Dragonfly, ad esempio, sostanza molto simile, risulta oggetto di discussione tra consumatori di sostanze e non, presso vari forum su Internet, in cui vengono scambiate informazioni circa la godibilità della sostanza, le modalità di assunzione, la posologia e gli effetti provati. Da segnalare che proprio in questi giorni, presso alcuni forum, alcuni utenti hanno pubblicato dei messaggi di allerta mettendo in guardia gli altri utenti sul consumo di Bromo-Dragonfly.
L'acquisto di sostanze tossiche via Internet interessa anche l'Italia e l'acquisto di tali sostanze sembra essere agevole e molto rapido, come segnalato sul sito www.criminologia.it.
In contrapposizione a questo fenomeno, l'Associazione Narconon Astore Onlus continua la sua campagna anti-droga con i suoi servizi di prevenzione e riabilitazione dalla tossicodipendenza.
Ad esempio: dal 1994 centinaia di persone di tutte le età hanno potuto disintossicarsi e risolvere i motivi che li portavano ad usare droghe, tornando alle loro famiglie come persone libere e responsabili, grazie al centro Narconon Astore di Pesaro, Strada della Necropoli 22, Novilara (PU) – Tel. 0721 286996.
Per quanto riguarda la prevenzione, le conferenze di Narconon hanno raggiunto migliaia di giovani nelle scuole del centro Italia, negli oratori e nei luoghi di aggregazione, raccontando la verità sulle droghe e sui meccanismi della dipendenza.
L'Associazione Narconon Astore è anche impegnata in una vasta campagna di informazione via Internet, grazie a 10 siti Internet specifici sulle varie droghe e sul metodo di riabilitazione Narconon.
Segnalo in particolare il sito www.narcononastore.it, che ha una sezione specifica di aiuto ai familiari del tossicodipendente (sezione S.O.S. Familiari), con consigli pratici ed efficaci per portare il proprio caro a prendere la decisione di riabilitarsi e tornare a vivere.
Ritengo che il modo migliore per evitare ulteriori decessi a causa di sostanze stupefacenti sia informare correttamente i giovani in via preventiva e dare un supporto immediato alle famiglie coinvolte nel dramma della droga, che spesso riteniamo, come altri fattori di rischio nelle società moderne, possa riguardare solo altri, solo terze persone.
Ancora: un’altra nuova droga si chiama Spice e, dopo Austria e Germania, ora è in arrivo anche in Italia e nelle nostre città, prima fra tutte Verona. Facile da reperire, senza entrare in contatto con gli spacciatori e la malavita organizzata, è già stata ribattezzata la “marijuana legale”. E in internet impazzano i siti che spiegano come ricavare lo sballo da quelle erbe essiccate, vendute come profumatori.
In realtà, si tratta di un mix di droghe che contiene anche thc sintetico, ovvero il principio attivo della cannabis, ma quattro volte più potente, spiegano gli esperti. Spice è, infatti, una sostanza inserita nella categoria delle Smart Drugs, le cosiddette “droghe furbe”, che possono essere vendute liberamente, dato che non rientrano nella tabella delle sostanze proibite del Decreto del Presidente della Repubblica 309/90 e successive modificazioni.
continua..........................
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