martedì 17 maggio 2022

I disappunti di un automobilista torinese, Prof. Marzio Panichi

Io vivo in centro città, ho la patente guida da ben 65 anni e non ho mai avuto grossi incidenti , solo piccoli urti in città; niente di speciale, ma ora vivo nel terrore dei ciclisti , dei monopattini ed anche delle strisce pedonali. Mi spiegherò meglio più avanti con qualche altro scritto ma per intanto desidero esprimere il mio disappunto di quando mi devo fermare o parcheggiare il più possibile vicino a casa! La più parte delle strade torinesi hanno strisce di parcheggio blu per cui è necessario il pagamento di una tassa variabile fino a 2,5 euro l’ora. Che dover pagare il parcheggio dell’auto è uso largamente diffuso nel mondo questo è vero, il punto non è questo, il punto è che a Torino, e presumo anche in altre città italiane, non è facile trovare uno spazio libero, un posto macchina vuoto neanche a pagamento! Questo fenomeno si è acutizzato con il covid e con le agevolazioni fiscali varate dal governo per certi lavori edilizi dei privati. In un primo momento il suolo pubblico stradale è stato concesso ai locali di ristoro (bar e ristoranti) che hanno installato od allargato i loro dehors a scapito dei parcheggi, poi si sono aggiunti tutti i cantieri privati per ammodernare facciate o ristrutturare tetti sottraendo anche in questo caso suolo stradale pubblico destinato al parcheggio. Poi aggiungiamoci tutti i divieti di sosta per lavori pubblici stradali con consumo di spazio destinabile alle auto ed aggiungiamoci pure tutti gli spazi gialli riservati ai disabili, ai traslochi ecc. E che dire degli spazi gialli riservati al “carico e scarico”: caro automobilista non ci provare ad occuparli perché nel volgere di breve verrai fotografato e multato se non hai parcheggiato un furgone o qualcosa di simile. Concludo questo mio personale primo getto di risentimento osservando che la vecchia amministrazione torinese dei 5 stelle già da alcuni anni ha quintuplicato la tassa annuale per i residenti che prima pagavano 45 euro l’anno, ora invece ben 180 E senza avere alcuna facilitazione fiscale. Dimenticavo anche di sottolineare il consumo dei parcheggi, per gli automobilisti che viaggiano coi carburanti, rappresentato dalle colonnine per il rifornimento dei veicoli elettrici e per il parcheggio riservato non solo alle auto verdi ma anche alle biciclette da noleggio! Morale: per trovare un parcheggio a pagamento devi spendere tempo e denaro di carburante prima di poter lasciare l’auto incustodita ed esposta non solo alle pipi dei cani ma anche agli spregi vandalici degli ubriachi notturni che si divertono ad infrangere gli specchietti retrovisori. Mi concludo osservando che gli automoblisti devono pagare sempre, non solo per muoversi (tassa di circolazione, assicurazione, cambio gomme, manutenzioni, carburanti) ma anche per rimanere fermi.

Delusione del 26 Aprile in Torino di M.Panichi

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