MARINA SILVA, SORPRESA 'VERDE' ORA PROTAGONISTA - Marina Silva era un mito prima di essere scelta come candidato alle elezioni presidenziali per il Partido Verde brasiliano: ora, visto il successo a sorpresa di ieri, è diventata protagonista della politica di Brasilia, e sarà probabilmente l'ago della bilancia nel ballottaggio, in programma il 31 ottobre, tra Dilma Rousseff e José Serra. La Silva è la più famosa ambientalista del Paese. Scelta anni fa dal presidente Lula come ministro dell'Ambiente, se ne andò sbattendo la porta perché il primo governo di sinistra della storia brasiliana faceva troppe concessioni all'agribusiness e troppo poco per l'ecologia e il rispetto degli immensi territori dell'Amazzonia. Negli ultimi sondaggi alla vigilia del voto, Marina aveva il 14% delle preferenze, mentre in realtà ha superato la barriera del 20%, molto al di là delle aspettative di tanti analisti, incassando un mare di consensi soprattutto nel dipartimento federale della capitale Brasilia. Tutti ricordano nel paese d'altro lato i suoi memorabili scontri con la Rousseff. Più facile pensare pertanto che il Partido Verde appoggerà Serra, anche se lei si tirerà personalmente fuori da tale sostegno. Silva è nata nel 1958 a Rio Branco, nello Stato amazzonico dell'Acre, in una famiglia poverissima con undici figli. Analfabeta fino a 15 anni, comincia a lavorare come collaboratrice domestica. Più tardi diventa sindacalista e si impegna nella causa ambientale, fino a diventare la più stretta collaboratrice di Chico Mendes, fondatore del movimento dei "seringueiros", i raccoglitori di caucciù dell'Amazzonia. Quando Mendes è assassinato da grandi possidenti, la Silva ne rileva la lotta e il titolo di ambientalista più famosa del Brasile. Nel 2007, riceve il premio 'Champions of the Earth' dell'Onu. Popolarissima, nel 1990 è la deputata più votata del Brasile, e di nuovo nel 1994 è eletta senatrice per il PT con il maggior numero di voti del Paese.
Fonte ANSA.it/Mondo di Oliviero Pluviano e Martino Rigacci
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