martedì 17 dicembre 2019

Stralcio articolo di Gianni Dimopoli sul nostro Convegno del 7 Dicembre

(da Torino Magazine-estratto) Cambiamo scena. Un altro invito, questo dell’Associazione Torino Viva, mi porta recentemente a moderare un dibattito sul futuro della zona Lingotto Nizza Millefonti. La partecipazione dei cittadini ha evidenziato il disagio di un pezzo di Torino già oggi alle prese con una viabilità a dir poco problematica fra la Rotonda Maroncelli e i cantieri del grattacielo della Regione. Non poche preoccupazioni sono state inoltre espresse sulla sostenibilità della scelta di localizzare proprio lì, vicino al grattacielo, la struttura che ospiterà il Parco della Salute, quando già un precedente masterplan aveva fissato modalità e costi per la localizzazione della nuova struttura nell’attuale sito delle Molinette. Cos’hanno in comune i due casi? Chiara ed evidente la volontà di due comunità organizzate di cittadini di condividere le analisi e di partecipare alle scelte. Due esempi che dimostrano che non si può parlare di smart city se non si afferma il ruolo delle smart communities: intelligenti in quanto curiose, consapevoli e non faziose, desiderose di essere utili e di contribuire al bene collettivo. In questo percorso, la tecnologia può certamente dare una grossa mano: prima di immaginare chissà quali futuri scenari di democrazia diretta, sarebbe intelligente utilizzare gli strumenti tecnologici già disponibili per realizzare un dibattito pubblico, serio e costruttivo sulle piccole e grandi scelte destinate a modificare il volto della città. Ovvio che, oltre all’intelligenza degli amministratori, è essenziale poter contare sull’intelligenza, ovvero maturità e consapevolezza, dei cittadini. E l’intelligenza, si sa, si nutre di cultura.

sabato 7 dicembre 2019

Grande partecipazione al Convegno su Parco della Salute e impatto ambientale

Si è svolto questa mattina il Convegno organizzato dalla nostra Associazione Torino Viva in collaborazione con l'Associazione Osservatorio 21 ed Ecograffi. A moderare il dibattito è intervenuto il giornalista Gianni Dimopoli redattore del periodico Torino Magazine. I lavori sono stati preceduti dall'intervento del Presidente della Circoscrizione VIII Davide Ricca. Il tema emerso dall'incontro è stato quello dell'enorme impatto sulla salute e quindi sull'ambiente dei residenti della zona di Torino dove si intenderebbe costruire il nuovo Parco della Salute e dell'Innovazione. Come hanno ben testimoniato nei loro video interventi sia l'Architetto Durbiano che fa parte della cabina di regia del progetto, che il dr. Cadum dell'ARPA il progetto manca di alcune importanti verifiche su viabilità, traffico, insediamenti, ma anche di studi di fattibilità legati all'inquinamento da rumore, illuminazione, traffico e viabilità che l'opera comporta. Si sono in qualche modo fronteggiati due schieramenti. Uno facente capo al Presidente di Osservatorio 21 Mario Lenotti, che punta al perfezionamento del progetto sul Parco, ma che spinge su una accelerazione dei lavori e del tavolo decisionale, temendo che vari ripensamenti e varie valutazioni possano creare un pericoloso stop al progetto, che nella spiegazione dell'architetto Pession vorrebbe anche prevedere un boulevard che da Porta Nuova conduca al nuovo Parco.L'altro gruppo è rappresentato dal Dr. Lombardo ex Direttore dell'Aress e dal prof.Palestro, già Preside di Medicina che del primo Masterplan erano stai insieme a Università, Politecnico, Comune e Regione i propositori. Gli interventi del dr. Dell'Acqua attuale Direttore Generale del Mauriziano, dell'architetto Porporato e del vice Presidente dell'Ordine dei Medici Guido Regis hanno posto invece l'accento su problemi che prevedono un piano di riorganizzazione del territorio, una attenta analisi dei posti letto che si verrebbero a ridurre e una valutazione di destinazione degli Ospedali Regina Margherita, S.Anna e soprattutto CTO che passerebbe ad Ospedale Generico.Ma l'architetto Porporato ha posto delle importanti osservazioni su accessibilità, destinazione dei blocchi che dovrebbero sorgere, mancanza di fondi per completare le opere che esulano dall'Ospedale vero e proprio. L'impegno è di replicare a breve con un altro Convegno che ponga in evidenza anche gli aspetti "politici" delle vecchie e nuove scelte. Un primo obiettivo di far partecipare ed informare i cittadini è stato egregiamente svolto da Torino Viva, presente in sala il suo Direttivo al completo.

Nerio Nesi è deceduto oggi all'età di 98 anni

E' con vivo dolore che apprendo della scomparsa dell'amico ed ex assistito ( sono stato il suo medico di famiglia per oltre 10 anni,...