lunedì 15 febbraio 2010

SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI Burn out e disagio ambientale a scuola

SCUOLA E SOCIETA’ Associazione Culturale e Professionale
Corso Marconi 34, 10125 Torino - Telefax 011655897 – e-mail: scuola_e_societa@libero.it
CORSO NAZIONALE DI FORMAZIONE PER TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA
Giovedì 18 febbraio 2010 h. 9,00 – 13,00
Liceo scientifico “A. Volta” Via Juvarra, 14 Torino
(zona centro, vicinanze Porta Susa FS)
La scuola è un luogo di lavoro sicuro? Pare di no, a giudicare dallo stato
preoccupante della nostra edilizia scolastica e dal fatto che gli insegnanti possano
vantare un inquietante primato: quello della categoria di lavoratori a più
alto rischio di malattie nervose.Eppure, star bene a scuola è la premessa necessaria per studiare, lavorare e insegnare bene.
RELATORI
Vittorio Lodolo D’Oria
medico specialista esperto in Disagio Mentale
Professionale (DMP) negli insegnanti
Disagio Mentale Professionale dei docenti:
manifestazione, prevenzione e gestione nella scuola
di oggi
Daniela Converso
Docente – Facoltà di Psicologia - Università di
Torino
Analisi sul campo: report dell’esperienza di un
gruppo di lavoro sul fenomeno del burn out
Giorgio Diaferia
Medico e giornalista medicoscientifico
La percezione del rischio sanitario come elemento
del disagio professionale
Natale Alfonso
insegnante, rappresentante dei lavoratori per
la sicurezza, Cub Scuola Torino Garantire la sicurezza nelle scuole: un compito
difficile da assolvere
Coordina il dibattito la giornalista Antonella Frontani
Scuola e Società è un’associazione nazionale accreditata per l’aggiornamento e la formazione del personale della scuola
(delibera MPI Prot. A00GGPer 1102 del 28 maggio 2007). Il presente corso di aggiornamento prevede l’ESONERO DAL SERVIZIO PER IL PERSONALE DIRIGENTE, DOCENTE E NON DOCENTE CON DIRITTO ALLA SOSTITUZIONE (art. 64 del CCNL 29/11/2007, CCDR 19/06/2003, Circ. MIUR prot. 406 del 21/02/2006).
L’ iscrizione è gratuita. Ai partecipanti saranno consegnati attestato di frequenza e materiale informativo. Per prenotare la partecipazione e richiedere documentazione: tel 011655897 – e-mail: scuola_e_societa@libero.it

No Nuke di Luigi de Magistris



L'approvazione del decreto legge sul nucleare da parte del Cdm inchioderà, soprattutto al cospetto delle future generazioni, questo esecutivo al palo della colpa. Il ritorno al nucleare non solo è una scelta sbagliata, trattandosi di una fonte energetica vecchia, pericolosa e costosissima, ma è anche una scelta compiuta sulla testa della popolazione. In modo antidemocratico, ignorando il referendum del 1987, è stata ratificata nelle stanze del potere e imposta ai cittadini e alle cittadine senza tenere conto del loro punto di vista critico, che si accompagna a quello delle amministrazioni regionali (centrodestra compreso). Con il decreto si fissano i criteri per la costruzione di centrali nucleari, ma ci si guarda bene dall'indicare i luoghi dove esse verranno installate, magari con la protezione militare. Se ne riparlerà dopo le elezioni regionali, ad urne chiuse e a voti incassati, perchè al Governo non sfugge che il ritorno all'energia dell'atomo non è sostenuto dalla popolazione. Una contrarietà che non scalfisce l'esecutivo, lanciato a tamburo battente verso la conquista atomica e pronto perciò anche a bruciare la sentenza della Corte Costituzionale, chiamata a decidere sull'ammissibilità delle leggi che hanno vietato il nucleare in 11 Regioni e che quindi si pongono in contrasto col potere centrale.
Nell'epoca delle fonti alternative e della lotta contro l'inquinamento climatico si sceglie di rivolgere lo sguardo al passato, compiendo una torsione anacronistica e insana, che sarà pagata a caro prezzo. I rischi per la salute provocati dalle radiazioni sono noti, così come noti sono i costi elevati. Il nucleare significa infatti ammodernare impianti vecchi per nuove sedi, smaltimento di ulteriori scorie radioattive (quando ancora non ci siamo liberati di quelle prodotte fino ad oggi, per le quali infatti continuiamo a pagare, come dimostra la bolletta Enel), dipendenza energetica da fonti esauribili come l'uranio 235 ed un alto costo elettrico. Non si può avere fiducia anche rispetto alle rassicurazioni del Governo, lo stesso che si è impegnato con imprese come la Epr-Areva o lal Ap-1000, le quali non fabbricano impianti di quarta generazione (a cui l'esecutivo afferma di puntare) bensì di terza. Così come poco valgono gli sconti fiscali previsti dal decreto per le Regioni che accoglieranno le centrali (ricatto infame della salute umana e ambientale) e la promessa di partecipazione e trasparenza. Il solito ricatto di politici e prenditori di soldi pubblici. Il denaro lo prendono loro e quel poco di lavoro lo controllano per affidarlo ad amici ed amici degli amici. Immaginate quanto sviluppo, quanto lavoro e che diversa qualita' della vita si potrebbero avere se si attuasse una diversa politica energetica. La partita del ritorno nucleare è giocata sotto il peso lobbistico di alcuni soggetti imprenditoriali: la fetta economica più grande della torta atomica sarà infatti mangiata dai privati, cioè industrie e lobby che sfrutteranno la possibilità concessa da un Governo molto sensibile a soddisfare i loro appetiti. "Appoggiamo e siamo pronti" ha detto Emma Marcegaglia: la prova evidente a sostegno del fronte critico che si è aperto verso questa decisione e che avrà nel referendum un momento importante per dire NO.

sabato 13 febbraio 2010

Ed ora il Sole che Ride corre con le Civiche di Turigliatto di Giorgio Diaferia


Ormai ci siamo, mancano pochi giorni alla presentazione ufficiale e completa di tutti i partiti che confluiranno nel centro sinistra a sostegno della Presidente del Piemonte uscente Mercedes Bresso. La scadenza elettorale che si effettuerà con voto proporzionale in data 28 Marzo 2010 è sicuramente tra le più incerte degli ultimi anni. Resta l'alleanza tecnica con Rifondazione che ha posizionato il consiglire Chieppa nel Listino, mentre al momento non si hanno notizie certe di Verdi Verdi e Sole che Ride Vediamo:
Elezioni regionali Piemonte 2010
3 febbraio 2010 Crespi Ricerche
CENTRO DESTRA: 49,0%
- POPOLO DELLA LIBERTA’: 29,5%
- LEGA NORD: 17,5%
- LA DESTRA: 2,0%
CENTRO SINISTRA + UDC: 46,2%
- PARTITO DEMOCRATICO: 26,0%
- ITALIA DEI VALORI: 7,2%
- Lista UNIONE DI CENTRO-API: 7,0%
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: 3,0%
- VERDI: 1,0%
- RADICALI: 2,0%
-COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5% ALTRI: 1,5%
Candidati Presidente:

Cota (CDX) 34,7%

Bresso (CSX): 34,7%

Indecisi : 30,6%
Piemonte - elezioni regionali 2010 12 feb 2010 da Quaderni socialisti
CENTRO DESTRA: 49,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA’: 27,5%
- LEGA NORD: 19,0%
- LA DESTRA, F.TRIC: 1,5%
- Altri CDX (Pens., NDC, Civiche): 1,5%
CENTRO SINISTRA + UDC: 48,0%
- PARTITO DEMOCRATICO: 24,5%
- ITALIA DEI VALORI: 6,5%
- Lista UNIONE DI CENTRO-API: 6,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5%
- RADICALI: 2,0%
- Lista Civica del presidente Bresso: 2,0%
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: 1,5%
- VERDI: 1,5% (INV)
- Altri (moderati, pensionati, socialisti): 1,0%
MOV. 5 STELLE : 1,0 %
LEGA PADANA PIEMONTE – NO EURO: 1,0 %
ALTRI: 0,5 %
Candidati Presidente:

Cota (CDX) 49,0% (+0,5%)

Bresso (CSX+UDC): 48,5% (INV)

Bono (M5S): 1,5% (INV)


Il quorum per eleggere un candidato è pari a circa l'1,3% per i partitit in coalizione il 4% per i partiti fuori dalla coalizione (Grillini....)

L'augurio è che l'ecologia torni a guidare le elezioni politiche, le scelte fatte nell'interesse della collettività e che si smetta di usare la politica come un parcheggio per amici o amiche a meno che realmente competenti in materia. Non moralismo da 2 soldi ma eco-eticità delle scelte, nell'interesse dei cittadini.
Resta ancora dunque l'incognita Verdi Verdi di Maurizio Lupi, resterà con il centro destra o convolerà, magari grazie ad un posto nel listino nel centro sinistra?
Per intanto Bonelli e Turigliatto hanno stretto un'alleanza , che almeno sulla carta appare forte e che potrebbe portare i Verdi al quorum per eleggere un consigliere.La nostra associazione promuoverà una serie di dibattiti sui temi di grande attualità ad iniziare dalla Tutela della Salute e dell'Ambiente, La nuova legge leghista sulla Caccia libera sempre ed ovunque, Trasporti Pubblici ed Inquinamento, Verso la nuova centrale Nucleare di Livorno Ferraris, una scelta condivisa? ed altro ancora

domenica 7 febbraio 2010

Pulcinella nucleare di Sonia Toni


E' il segreto di Pulcinella. Tutti gli sprovveduti che ascoltano le fanfaluche dei nostri governanti, aspettano con trepidazione che venga svelato il mistero dei siti che ospiteranno le centrali nucleari di "nuova generazione", tanto sbandierate come la soluzione definitiva ai problemi dell'energia in Italia. Dunque, il contratto stipulato fra la nostra Enel e la Edf francese per la costruzione di venti centrali sparse su tutto il territorio italiano - in spregio alla volontà popolare che, attraverso un democratico referendum, aveva già votato contro tale scempio - dovrebbe entrare nella fase esecutiva già dalla primavera prossima. Per fare questo è necessario prima comunicare agli sprovveduti di cui sopra (i meno allocchi lo sanno da un pezzo) i nomi dei siti che avranno il grande onore di ospitare la manna nucleare che produrrà energia e radioattività per tutti gli usi e consumi degli italiani. Nella lista ricompaiono i vecchi Caorso e Montalto di Castro i quali, dopo il referendum che cassava il nucleare, avrebbero dovuto essere smantellati (ma sapete quanto costa smantellare una centrale nucleare???) invece saranno riattivati per la gioia degli abitanti del luogo che, ovviamente, non avranno alcun problema con la sindrome nimby (not in my backyard) e milioni di tonnellate di acqua da buttare via, e se poi vedranno crescere carciofi e melanzane giallo phantom nei loro orti, poco male: è un colore che fa tendenza e si vede anche di notte.
Le new entries invece saranno la Sardegna, nella zona di Oristano e Santa Margherita di Pula, il già devastato delta del Po, la zona di Ostuni in Puglia, Borgo Sabotino (Lt), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Palma (Agrigento), Monfalcone (Gorizia) e per le scorie, fra i siti scelti, troviamo (udite udite!) l'Abruzzo! Come al solito le disgrazie non vengono mai da sole. Quello che non si capisce è come mai, in questo elenco, non siano presenti Arcore (Mi) e, soprattutto, la zona di Villa Certosa (Ss); eppure lì di acqua ce n'è tanta. Strano davvero...
Non so se avete notato ma i posti più belli diventano anche i più idonei alla costruzione di questi mostri e non è un caso perché purtroppo, ogni centrale nucleare, vecchia o nuova che sia, necessita di milioni di tonnellate di acqua per il raffreddamento dei reattori quindi devono stare tutte vicino a grandi risorse idriche che poi verranno inevitabilmente inquinate. Inutile intervistare in merito i responsabili dell'Enel: ci abbiamo già provato e hanno risposto che non parleranno nemmeno sotto tortura. Fino a dopo le elezioni regionali, l'elenco dei siti rimarrà un segreto (di Pulcinella ovvio). Quelli un po' informati lo conoscono già e gli altri se ne fregano, purché le centrali siano lontane da casa loro e non sanno, questi "edotti" signori, che non si abita mai abbastanza lontano da una centrale nucleare. Il lato più comico (è strano ma c'è) è sentire certa gente affermare che gli italiani si lamentano continuamente per il costo dell'energia e poi rifiutano il nucleare pulito. PULITO??? Ecco, questi sono i risultati della disinformazione spalmata a 360° dai nostri governanti e che, come un virus, attacca inesorabilmente il cervello di chi si ferma alle loro ridicole affermazioni e garanzie sulla sicurezza dell'atomo. Questa gente smentisce spudoratamente anche i premi Nobel per la fisica come Carlo Rubbia che ha spiegato più di una volta quanto il nucleare sia un'alternativa energetica perdente sotto tutti i punti di vista rispetto alle rinnovabili. Ma c'è gente che, per un qualche misterioso motivo, crede che anche il nucleare sia un'energia rinnovabile. Mah! Avete mai visto l'uranio crescere sugli alberi o coltivato in un orto? Poveri noi! E povera Italia
Carissimi,
vi invito a firmare l'appello ai candidati di tutte le regioni d'Italia perchè si oppongano alla follia del nucleare.
La salute, l'ambiente, l'umanità, ringraziano.
http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/petizione.html

Sonia Toni
dir.resp. La Scienza Verde

www.scienzaverde.it

Nerio Nesi è deceduto oggi all'età di 98 anni

E' con vivo dolore che apprendo della scomparsa dell'amico ed ex assistito ( sono stato il suo medico di famiglia per oltre 10 anni,...