lunedì 26 dicembre 2022

Claudio Donat Cattin morto a Roma

Dopo un malore che lo aveva costretto ad un ricovero all'Ospedale Gemelli di Roma, nella notte del 24 Dicembre è deceduto Claudio Donat Cattin primogenito dell'ex Ministro Carlo Donat Cattin.Giornalista professionista, era nato a Murazzano, in provincia di Cuneo. Ha lavorato per la «Gazzetta del Popolo» ed è stato autore, insieme al collega Vito Napoli, di un'inchiesta, nel 1969, sullo scandalo delle cliniche nella sanità torinese. Una serie di articoli che fecero luce sulle attività private di nomi noti di medici, esercitate nelle strutture universitarie, utilizzando risorse pubbliche. Per quell'inchiesta Claudio Donat-Cattin vinse nel 1971il premio Saint Vincent per la cronaca. È stato vice direttore della «Gazzetta del Popolo», vice direttore de «Il Giorno» e vice direttore di Raiuno. Autore di programmi Rai, ha lavorato a fianco di Bruno Vespa nella trasmissione Porta a Porta.Anche per me Claudio era un amico ed era stato per anni un mio assistito quando svolgevo il lavoro di medico di famiglia.Lo ricordo nelle nostre vacanze in Sardegna nelle nostre improbabili partite a volley ed a minigolf. Ciao Claudio R.I.P. Un abbraccio affettuoso a Roberta, Barbara e Natalie.

domenica 18 dicembre 2022

Il Computer migliora la vita di Giovanna Giordano

Il computer migliora la vita” è il titolo del nuovo libro di Giovanna Giordano, uscito a dicembre 2022. Si tratta di un vero e proprio manuale di educazione digitale per tutti, frutto di una lunga esperienza nell’insegnamento dell’uso del computer a persone di ogni età ed ogni livello di partenza. A chi è dedicato? Questo manuale è dedicato a tutte le persone che vogliono o devono usare il computer. Pertanto, è essenziale per i principianti di tutte le età, visto che descrive le basi e le manovre fondamentali per usare il computer e lo smartphone nella vita di ogni giorno. Il libro è molto utile anche a chi già usa il computer per imparare qualcosa in più e per vivere nel mondo digitale con maggior sicurezza e consapevolezza. Gli argomenti de: “Il computer migliora la vita” Ecco gli argomenti trattati in questo manuale di educazione digitale: Concetti fondamentali sui computer, Internet e il web: le basi dell’informatica, quali tipi di computer, che cos’è Internet, come sono fatti i siti web, la nuvola informatica e che cosa c’è dietro Internet; Il Personal Computer: hardware e software, il sistema operativo Windows, uso base del computer, videoscrittura, taglia-copia-incolla, documenti e cartelle, chiavette USB, come tenere ordine nel computer; Smartphone e tablet: caratteristiche e sistemi operativi, collegamento a Internet, telefono e messaggi, tutto quello che si può fare con WhatsApp, installare nuove App, codice QR e Google Lens; Cercare informazioni sul web: navigare e cercare con Google, che cosa sono i cookie, navigazione sicura, Wikipedia, guardare video su YouTube, consultare Google Maps per trovare luoghi, attività e itinerari; Comunicare attraverso il web: uso della posta elettronica, spam, phishing, netiquette, videoconferenze con Zoom e Meet, account per identificarsi in rete, come si sceglie e si conserva la password, account principali, SPID; App utili nella vita di tutti i giorni: Contatti, Calendario, fotografie su PC, smartphone e cloud, album fotografici con Google Foto, App per appunti e note come Google Keep e OneNote, uso dell’assistente virtuale, App per tradurre, ascolto di musica e podcast, Google Arts and Culture; Sicurezza informatica: uso sicuro del PC e dello smartphone, blocco schermo, navigare sicuri sul web, tutte le cautele con la posta elettronica e i social media. E, infine, di che cosa non parla questo libro? Ci sono alcuni argomenti di cui non si parla in questo libro, a parte i temi strettamente tecnici che non si addicono ad un testo divulgativo: Non ci sono istruzioni sul pacchetto Office, ossia dei programmi Word, Excel e PowerPoint per i quali esistono sul mercato ottimi e completi manuali; Non vengono trattate le funzioni legate alle banche online e ai pagamenti in quanto sono molto personalizzate sul servizio commerciale; Infine, si descrivono i social media nella parte generale, ma non vengono fornite istruzioni d’uso perché ognuno di essi meriterebbe un testo a sé

mercoledì 7 dicembre 2022

Ma quanto ci costa la mobilità a Torino ! Marzio Panichi

I ciclisti e gli utenti delle due ruote pagano un prezzo troppo alto per muoversi. Leggiamo purtroppo con grande dolore di “omicidi stradali” sempre più frequenti. La Stampa del 2/12/22 Anche io sono perplesso! Sia pur con la mia incompetenza, non credo che sia sufficiente ridurre la velocità delle auto per abbassare il numero eccessivo e preoccupante di incidenti e ricoveri in ospedale di ciclisti o di coloro che cavalcano monopattini. Abbiamo letto che la città di Torino è al top come percentuale annua di incidenti alle due ruote e qualcuno vorrebbe attribuire la maggiore responsabilità agli automobilisti inosservanti delle regole della circolazione in città. Sicuramente ci sono svariati esempi di indisciplina automobilistica ma sono innumerevoli e documentabili le infrazioni al Codice della strada da parte delle due ruote. Inutile qui riportarne l’semplificazione perché è sotto gli occhi di tutti i frequentatori delle strade cittadine, di giorno e di notte. Senza voler difendere in maniera corporativa gli automobilisti di cui faccio parte personalmente voglio fare qualche riflessione con chi mi legge e dire che i fruitori delle due ruote ci salgono sopra senza aver frequentato nessun corso istruttivo sulle regole della circolazione urbana. Basta aver imparato ad andare in bicicletta o ancor di più a maneggiare un velocipede elettrico con due piccole ruote, che può raggiungere però velocità superiori ai 50 Km/ora. Non ci sono obblighi di dover conseguire una sorta di patentino, né di assicurazione RC, né di Dispositivi di protezione come il casco od un giubbotto fosforescente di notte, non sono previsti specchietti retrovisori, segnalatori di direzione od acustici… e così via. In buona sostanza le due ruote non hanno limiti di età e non brillano nell’essere ligi al codice stradale. In più non hanno targhe che possano identificare l’infrazione compiuta con le telecamere come accade invece per auto e moto. Parcheggi selvaggi non solo di auto! Troviamo sulle strade e sui marciapiedi velocipedi oggi di tutti i tipi: quelli tradizionali di una volta magari anche arrugginiti e senza valore, ma anche bici da corsa in carbonio, mountain bike costosissime, city bike di ogni foggia. Biciclette elettriche, con pedalata assistita, con ruote da fuoristrada e via di seguito. Insomma si vedono un sacco di bicicli condotti ben spesso in modo imprudente ed irresponsabile mentre i pericoli delle vie sono molteplici: buche nell’asfalto, sconnessioni, rotaie tramviarie ecc. Un esempio deplorevole di scarso decoro cittadino Molti automobilisti hanno i loro torti ma anche i ciclisti ed i “monopattinisti” dovrebbero rendersi più responsabili ed affinare il loro senso civico non solo nel cavalcare disciplinatamente il loro mezzo ma anche nel lasciarlo a fine uso. E’ auspicabile una maggiore prevenzione ed educazione stradale da parte dell’Istituzione comunale ma anche la deterrenza. Conclusivamente mi chiedo quanto ci costa l’imprudenza stradale, non solo in termini di morti, ma anche economicamente per i soccorsi, i ricoveri e le cure ospedaliere e da ultimo mi pongo una domanda: dove sono le “pattuglie” dei Vigili Urbani per fare prevenzione ed applicare le sanzioni? Le auto e gli automobilisti possono essere multati i velocipedi no.

Nerio Nesi è deceduto oggi all'età di 98 anni

E' con vivo dolore che apprendo della scomparsa dell'amico ed ex assistito ( sono stato il suo medico di famiglia per oltre 10 anni,...