martedì 25 dicembre 2018

Nella Legge di Bilancio la norma per i Massofisioterapisti ante 1999. La polemica

Il comma 283 bis approvato con la manovra,stabilisce una deroga per l'iscrizione agli ordini per i professionisti senza titoli abilitanti che abbiano lavorato, nell'arco di 10 anni, almeno per 36 mesi: di fatto potranno «continuare a svolgere le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento, purché si iscrivano, entro il 31 dicembre 2019, in appositi elenchi speciali ad esaurimento». Insomma, coloro che non possiedono i titoli necessari per iscriversi agli albi, per esempio dei fisioterapisti, ma che già di fatto esercitano o hanno esercitato la professione possono continuare a farlo attraverso questi «elenchi». Un modo per «tutelare posti di lavoro» secondo qualcuno. Un totale «via libera» agli abusivi, per chi protesta. Alle associazioni, che la definiscono una «assurdità totale», non basta la precisazione della norma che «tale iscrizione non si tradurrà in un'equiparazione».Infine lo stesso comma prevede anche un allargamento della professione del massaggiatore, con l'abrogazione dell'obbligo per massaggiatori e massofisiotarapisti di ottenere un diploma da una scuola statale o autorizzata con decreto del Ministro per la sanità.Migliaia le mail di protesta dagli iscritti AIFI, nel mentre la scuola di Massofisioterapisti, che sembrava in un primo momento dovesse cessare di esistere, continua a fare iscrizioni e a rilasciare attestati di studio.Un vero pasticcio all'Italiana, che non tutela la salute delle persone-pazienti.A breve un approfondimento da parte del nostro esperto Giacomo Russo, che ha seguito per noi la trattativa.

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