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venerdì 15 maggio 2020
Bonus Piemonte: “un buon inizio ma non per tutti”
Il protrarsi della emergenza sanitaria Covid-19, ha di fatto creato un inestimabile danno, indebolendo ulteriormente il già fragile tessuto economico e sanitario del nostro territorio.
Il governo e le Regioni stanno cercando di contenere, attraverso varie forme di supporto e sostegno finanziario, una crisi senza precedenti, che sta mettendo seriamente in ginocchio, sia lavoratori dipendenti che professionisti autonomi. La Commissione Bilancio del Consiglio regionale ha finalmente dato il via libera al “Bonus Piemonte”, contributo a fondo perduto predisposto per sostenere le attività colpite dalla chiusura forzata per l’emergenza Coronavirus.
Sono stati stanziati a riguardo 116 milioni di contributi a oltre 60 mila attività.
Tale provvedimento però, ha di fatto escluso alcune categorie professionali, tra cui quella degli operatori sanitari dell’area riabilitativa (Fisioterapisti e Massofisioterapisti).
Come libero professionista, ed in qualità di presidente della F.I.MFT (Federazione Italiana Massofisioterapisti), ritengo imprescindibile, assieme agli interventi di ordinaria amministrazione, ribadire quanto siano necessarie ulteriori forme concrete di integrazione al reddito, nel tentativo di dare ossigeno alla parte produttiva lavoratrice dell’area sanitaria riabilitativa.
Nonostante tali professionisti, siano stati autorizzati durante l’emergenza Covid-19 a erogare le prestazioni previste dal proprio profilo professionale, in quanto possessori di codici Ateco (869021 e 869029) contemplati nell’elenco delle attività consentite (codice attività 86 - Assistenza sanitaria), come quanto riportato dal dpcm. del 22/03/20; di fatto hanno dovuto limitare fortemente e, nella maggioranza dei casi, interrompere del tutto le proprie mansioni, attenendosi a quanto espressamente indicato dalle Autorità competenti in materia di Sanità, che continuavano a raccomandare l’obbligo di esercitare per i soli casi indifferibili e non procrastinabili.
Confido pertanto nel fattivo impegno della Regione Piemonte e di tutta la classe politica, auspicando che questi professionisti, al pari delle altre realtà duramente colpite dall’emergenza e che non potranno al momento accedere al contributo, vengano inclusi nella progettazione di interventi futuri a sostegno concreto per la ripartenza delle proprie attività professionali. Quanto affermato ritengo sia un passo obbligato per rispondere alla urgente chiamata all’impegno civico e alla solidarietà necessaria per far ripartire veramente il nostro Paese.
Cordiali saluti.
Giacomo Russo
Consigliere direttivo Torino Viva
Pres. F.I.MFT
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