lunedì 13 giugno 2022

IMBRATTATORI DI MURI E SERRANDE

Se io fossi un Writer (imbrattaatore di muri) sarei felice come una pasqua, gongolerei soffregandomi le mani perché non ho mai avuto un’occasione cosi ghiotta rappresentata dal rifacimento delle facciate dei palazzi torinesi che con le agevolazioni fiscali emanate dal governo hanno dato il via ad una corsa veramente tale a riverniciare i muri esterni delle case facendole ringiovanire e brillare al colpo d’occhio. E’ come se a quelle bande notturne di sconsiderati che impiegano pennelli, spray, e vernici di tutti i colori per scrivere sui muri appena puliti fosse stata offerta l’occasione della vita per dare sfogo ai loro istinti di scrivani. Scrivono le fregnacce più strampalate come “chieti e ti sarà tato” oppure “trullallero… trullalla’” e via di seguito: questo con il nostro alfabeto. Altre scritte non sono leggibili per i comuni mortali perché impresse con strani geroglifici assolutamente senza significato comprensibile; su questi ultimi mi sono anche chiesto se fossero scritte in lingua araba, aramaica od altro. Altrettanto mi sono chiesto se contenessero messaggi cifrati fra bande in sinergia o rivali fra di loro. E’un mondo che non conosco e mi sono anche chiesto se non nascondessero inneggiamento od incoraggiamento a rivolte sociali od addirittura al terrorismo. Certo che trovarsi grandi superfici murali pulite oggi e da imbrattare stanotte è un’occasione molto golosa …e già si sono viste scritte su facciate appena ripulite. Chissà con quale soddisfazione dei condomini! La facciata di casa mia è vecchia e non si è deciso di ripulirla, almeno per il momento, ma se lo avessimo fatto e se l’indomani ci avessi trovato “W la juve” mi sarei adombrato non poco. E’ da dire anche che gli argomenti di questi beceri imbianchini del nottetempo sono molto disparati: dalle dichiarazioni d’amore a nomi femminili ad inneggiamenti politici o sportivi. Qualche “writer” ha sposato per esempio il problema dei “riders” o quello di certi detenuti che per un motivo o per l’altro sono finiti in galera…”liberate Claudio” oppure “liberi tutti”. Non oso pensare quanti siano coloro che stanno preparando geroglifici o scritte per questa prossima notte, so però che l’imbrattamento dei muri è un reato punibile penalmente ma prima bisogna beccarli e come? Con le telecamere? questi spregevoli soggetti si incappucciano ed indossano mascherine anti covid e molto rapidamente spariscono in bicicletta come quelli che si infilano nottetempo in quei contenitori dove la gente civile deposita indumenti dismessi ma lavati ed ancora fruibili. Ma non sono solo i muri a fare le spese degli imbrattamenti perpetrati da ignobili e sfuggenti figuri nottambuli ci sono anche le saracinesche di molti negozi, principalmente quelle costruite con doghe orizzontali sovrapposte, dove per lo più si sfogano con strani geroglifici senza senso, nessun messaggio comprensibile solo vandalismo! Sempre a proposito di saracinesche di negozi c’è un altro aspetto da considerare, non proprio simile ma comunque da ritenere una sorta di imbrattamento anche questo. Mi riferisco a tutti quegli adesivi di esperti in riparazione di serrande che si propongono con i loro servizi e con i loro cellulari anche di pronto intervento. Guai se su una vostra serranda ne compare un primo…subito dopo inizia la concorrenza di tutti gli altri che in breve tappezzeranno in modo multicolore parte della superficie a macchia di leopardo. Se invece la serranda è fatta con la parte superiore a vista allora la parte inferiore diventa l’unico spazio, ovviamente molto più ridotto, per concentrarvi i messaggi pubblicitari; si badi bene non anonimi ma con nome cognome e telefono! E non provate a staccarli, operazione molto difficile perché la colla aderisce fortemente al metallo al punto tale che se riuscite ad asportare l’etichetta facilmente verrà via anche parte della vernice. Non ho mai visto nessuno di giorno applicare tali adesivi ma li ho solo sempre visti al mattino del giorno dopo comparire improvvisamente belli freschi e nuovi! Evidentemente nella notte alcuni delegati di tali artigiani appiccicano i loro adesivi là dove trovano spazi o dove già altri l’hanno fatto. Io ho provato a telefonare a qualche numero per avanzare le mie rimostranze ma non ho avuto spiegazioni chiare sulla legittimità dell’operazione: o mi hanno attaccato il telefono subito dopo il quesito od hanno farfugliato strane cose sul buon diritto alla pubblicità della propria attività od addirittura mi hanno mandato a quel paese. Mi piacerebbe sapere se gli imbrattamenti murali sono tenuti d’occhio dalle autorità preposte e se la pubblicità selvaggia dei “serrandisti” è lecita. Ben diverso è il discorso dei “murales” o quello della “street art” perché hanno un contenuto artistico ed una autorizzazione o condominiale o comunale e ben spesso sono veramente delle opere d’arte con dei contenuti encomiabili. Un’ultima considerazione meritano quei questuanti che occupano una parte di pavimento pubblico per disegnare con gessi colorati immagini religiose od altro, tutto di buona fattura e sicuramente espressione di doti pittoriche innate o coltivate con poca fortuna .. In questi casi se di imbrattamento di suolo pubblico si può parlare si deve anche dire che sono immagini labili e facilmente cancellabili sicchè nesssun danno conseguente. Il decoro di una città passa anche attraverso la deterrenza degli imbrattamenti. M.P.

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