lunedì 4 aprile 2011

Fermiamo lo Smog ! di Giorgio Diaferia


Care amiche ed amici vorrei che lanciassimo tutti un appello al Mondo, a chi ci governa che così non si può più andare avanti. Le nostre città sono diventate delle camere a gas nelle quali si concentrano una serie di sostanze chimiche, gassose, liquide ed anche radiazioni che sono diventate un micidiale cocktail mortale per la nostra salute. Siamo consapevoli dei problemi gravi per la nostra salute e soprattutto per quella dei nostri figli e nipoti che vengono provocati dal benzene prodotto dal fumo di sigaretta come dallo scappamento delle auto “verdi”. Conosciamo l’effetto micidiale delle polveri sottili ed ultrasottili da 10 a 1 micron che penetrano nel nostro apparato respiratorio, sin nelle sue vie più piccole veicolando nuclei di carbone che aggregano anche particelle organiche come batteri e virus. Sono il prodotto delle emissioni industriali, del traffico, del riscaldamento. Poi c’è il biossido di azoto sempre prodotto principalmente dalle autovetture. Dopo le conosciute conseguenze per l’apparato respiratorio, queste sostanze sono diventate anche la causa di malattie cardio-circolatorie provocando un incremento o il peggioramento di ischemie miocardiche. Ma non basta molte nostre città sono costruite su terreni vulcanici e dalle cantine di molte di esse si sprigiona il Radon, un gas radioattivo che è la seconda causa al mondo di tumore polmonare. Già i tumori, continuano ad aumentare nonostante le diagnosi precoci, i piani di prevenzione secondaria. Aumentano quelli al seno, quelli della prostata, i tumori al colon. Ma non basta aumenta anche il diabete mellito come conseguenza dell’inquinamento urbano. E’ compito di chi ci governa fermare tutto questo, i medici devono informare i loro pazienti, occorre dare voce agli scienziati che studiano le conseguenze per la salute dell’inquinamento e magari iniziare a vietare la circolazione di auto e bus non elettrici in città, o controllare ed arieggiare i vecchi fabbricati e riscaldarci o rinfrescarci con sistemi alternativi e poco o nulla inquinanti. La ricerca c’è ed è attiva, da questa ne deriva un’applicazione pratica e posti di lavoro. Ma avere un lavoro con la salute distrutta ed una condanna certa sul capo non è vivere. Non pensiamo poi alle nuvole radioattive, alla contaminazione dell’acqua e del cibo se no la disperazione ci assale impedendoci di agire.

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E' con vivo dolore che apprendo della scomparsa dell'amico ed ex assistito ( sono stato il suo medico di famiglia per oltre 10 anni,...