sabato 24 marzo 2018

Diamo una mano anche ai Laureati in Scienze Motorie

Mentre prosegue la nostra iniziativa presso il Ministero della Sanità, per ottenere un corretto riconoscimento e mansionario per i massofisoterapisti post 1999, inizia ora una serie di incontri per far si che tra le professioni sanitarie venga anche inserito il laurato in SM anche noto come Chinesiologo. Raccogliamo il parere dell'UNC (Unione Nazionale Chinesiologhi) di cui a breve si costituirà la sezione Piemontese Ecco il documento fattoci pervenire: Profilo del laureato in Scienze motorie per l’ ambito socio-sanitario Il laureato in scienze motorie e sportive è un professionista la cui formazione, derivante da un piano di studi che prevede l’intreccio di differenti saperi, rivolta alla globalità della persona gli permette di occuparsi di attività motoria razionale nel campo dell’educazione, della prevenzione, della rieducazione dell’adattata e dello sport. Si tratta di una professione che vanta origini storiche lontane, risalenti all’inizio del secolo scorso, e che si è evoluta dinamicamente senza soluzione di continuità, per rimanere aderente al progredire scientifico nonché al mutare delle richieste e delle necessità di una società in continua evoluzione e sempre più longeva. Obiettivo primario della professione è il mantenimento, il miglioramento o il ripristino dello stato di “salute dinamica”, obbiettivo che il laureato in scienze motorie e sportive cerca di conseguire attraverso interventi programmati che prefigurino itinerari valutabili e verificabili rispetto ai traguardi da raggiungere. La presenza del laureato in scienze motorie e sportive in attività che riguardano il vasto ed articolato settore della salute, non può essere in alcun modo considerato una forzatura, ne tantomeno un’indebita appropriazione di competenze altrui, dal momento che fra gli insegnamenti presenti nell’offerta formativa dei corsi di laurea triennale (LT22) e magistrali (LM67 e LM68) sono inseriti molteplici insegnamenti di carattere medico-sanitario. Tali conoscenze concorrono alla strutturazione di competenze spendibili nell’ambito della prevenzione primaria, secondarie terziaria e dell’attività adattata nonché nel potenziamento dell’educazione a stili di vita sostenibili. In particolare il Laureato Magistrale in Scienze dell’Educazione Motoria e delle Attività Adattate (LM67) vede il suo profilo professionale dedicato alla qualità della vita della cittadinanza e possiede gli strumenti per operare in qualsiasi fascia di età, condizione e vincolo presente. Si ha motivo di credere che questo tipo di intervento afferisca all’ambito socio-sanitario come potenziamento della salute e contenimento del disagio nelle condizioni cronico degenerative stabilizzate e non trasmissibili e nell’educazione ad una vita attiva. Oggi, più che mai, l’esercizio fisico rappresenta una risorsa importantissima per contenere i rischi di condizioni di vita, specie nella grande età, insostenibili sia economicamente sia per la dignità della persona. Il laureato può rappresentare quell’opportunità di estendere le buone pratiche, che la letteratura scientifica dichiara determinanti di salute, alla popolazione sempre più minata dall’inattività e dall’ ipocinesia.

Nerio Nesi è deceduto oggi all'età di 98 anni

E' con vivo dolore che apprendo della scomparsa dell'amico ed ex assistito ( sono stato il suo medico di famiglia per oltre 10 anni,...