Torino e la sua Area Metropolitana.Una città Europea, in salute, sicura, facile da vivere, che sappia offrire opportunità di lavoro a tutt@Una città della cultura, ecologica, pensata anche per i tempi degli anziani e delle persone in difficoltà.Città della ricerca, dello sport,con trasporti pubblici finalmente efficienti, servizi sanitari efficaci.Che valorizzi le periferie,laboratorio dell'innovazione green, capitale del cibo di qualità e sicuro e delle energie rinnovabili.
giovedì 29 aprile 2021
Mondo dello spettacolo: si rialzi il sipario.
Come far coincidere il bisogno di far riprendere le attività della cultura e dello spettacolo con la sicurezza per la propria salute?
È ciò che si è chiesto il Comitato Torino Sanità in Azione nell'incontro on line dello scorso 28 aprile “Covid e mondo dello spettacolo, come uscirne?”.
“ Abbiamo voluto coinvolgere gli operatori del settore sia per far luce sulle difficoltà che questa situazione ha provocato sia per riflettere sulle problematiche relative alle prossime aperture” ha dichiarato Giorgio Diaferia, referente Comitato Torino Sanità in Azione.
Tanti i temi che sono stati portati sul tavolo dai relatori: le difficoltà dei teatri, dei cinema che stanno combattendo un'altra battaglia (quella contro lo streaming), dei musicisti che senza i club fanno fatica a trovare concerti.
Le chiusure hanno indebolito fortemente il settore culturale. Secondo gli ultimi dati forniti dalla SIAE per cinema, teatri, concerti e attività culturali c'è stato un calo dell'80% sul fatturato.
Ma le esigenze degli operatori del settore sono da bilanciare con la sicurezza per la salute dei cittadini.
Ora sembra che il momento delle riaperture sia finalmente arrivato, ma non per tutti sarà una vera e propria ripartenza.
Sono infatti poche le realtà che potranno usufruire dei palchi all'aperto e i costi per il mantenimento delle norme di sicurezza continuano ad essere elevati.
Non tutti quindi riapriranno e a soffrire saranno soprattutto le piccole realtà e le attività che necessariamente devono svolgersi al chiuso.
Ciò che darà una svolta definitiva (si spera!) alla possibilità di ritrovarsi spettatori davanti a un palco sarà la campagna vaccinale: prima si raggiungerà la famosa “immunità di gregge” e prima potremmo tornare alla normalità.
Ma la strada è ancora lunga.
Una categoria, quella dei lavoratori del mondo dello spettacolo che è stata fortemente penalizzata e che dpcm dopo dpcm si è sentita sempre più invisibile.
“Il futuro è ancora incerto, ma speriamo che questi incontri possano far rendere conto alle istituzioni di quanto sia importante il ruolo della cultura per la società. Speriamo che da qui possano nascere delle sinergie tra le diverse realtà del mondo dello spettacolo. Delle sinergie che possono essere utili per trovare e condividere soluzioni” ha concluso Diaferia.
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