sabato 26 giugno 2010

VENERDI’ 9 LUGLIO ore 17,30 - 23 CAFFE’ BASAGLIA via Mantova 34 Torino


UNA CASA COMUNE PER LA COSTITUENTE DEGLI ECOLOGISTI PIEMONTESI ?

Cara amica, caro amico
non vogliamo proporti una riflessione intorno allo stato del nostro paese, per convincerti che c’è bisogno di ecologia (dell’ambiente, dell’economia, della politica, delle relazioni personali, dell’educazione, del lavoro…), probabilmente ne sei consapevoli quanto noi.
Questa consapevolezza è poi accentuata da due semplici inoppugnabili considerazioni :

- In Europa ed ormai anche in molte altre parti del pianeta il bisogno di ecologia ha trovato importanti, popolari ed efficaci forme di rappresentanza politica che stanno cambiando il modo di leggere la realtà e le priorità, politiche, programmatiche ed esistenziali. Finché si è trattato di fuochi di paglia è stato semplice minimizzare gli exploit elettorali dei partiti ecologisti sotto la voce “voto di protesta”, ma da almeno tre anni le cose hanno preso una piega nuova. Ormai è chiaro che in tutta Europa il bisogno di ecologia è diventata una delle priorità di molte persone e di gruppi sociali consistenti, tutti convinti che quella ecologica sia la lettura giusta per costruire la società del futuro.

- In Italia il diffuso disagio sociale e politico cerca sfogo, ora nelle liste civiche, ora in movimenti come quello di Grillo, ora rifugiandosi nell’astensionismo e nella negazione della partecipazione diretta alla vita politica a favore, magari, di un intenso impegno di volontariato sociale. In questi anni si è venuto creando un mondo – qualcuno lo definisce arcipelago – ricco di partecipazione, di esperienze importanti, e capace di aggregare i cittadini attivi intorno a battaglie e campagne di facile presa, a volte di momentaneo successo. Non ha alcuna forma di rappresentanza politica, se non episodica e casuale, e rischia di disperdere forze e potenzialità che potrebbero davvero essere ben finalizzate al cambiamento ecologico del nostro paese. In Italia il partito dei Verdi - naturale storico candidato a rappresentare il bisogno di ecologia - è morto per errori propri, di assuefazione al sistema politico e per azioni volute dall’esterno. Nel mentre il paese va sempre più in direzione opposta a quella da noi sperata.
Da molto tempo andiamo dicendo in tutte le sedi che anche in Italia occorre lavorare alla costruzione di un polo unitario che assuma l’ecologia, in senso ampio ben al di là dell’ambientalismo, come centro del suo agire, del suo organizzarsi, del suo programmare l’attività politica e culturale, intrecciandola con le tante aspirazioni al rinnovamento che puntualmente sono andate deluse in questi anni.

Noi, firmatari di questa lettera, crediamo che si debba partire dal basso – diremmo dal “territorio”, se non fosse che non riusciamo neanche più a vederlo coperto com’è di cemento e asfalto – chiamando a raccolta le tante belle esperienze che possono davvero costituire il motore per cambiare la politica e con questa il paese. Ti proponiamo di partire dalla nostra regione e ti invitiamo a un seminario di discussione, decisione e organizzazione che prepari il terreno per quello che insieme saremo capaci di costruire. L’incontro non è un’assemblea pubblica anche se è aperto; sono stati invitate circa 100 persone di circa 100 diversi gruppi, comitati, organizzazioni da tutto il Piemonte.

A questa lettera di invito seguirà, a ridosso dell’incontro, l’invio di un documento più ampio. Nel caso non tutti possano intervenire e parlare, data l’importanza storica dell’appuntamento, che cercheremo di registrare, è prevista la possibilità di proseguire l’incontro e renderlo operativo in una seconda parte entro la metà di luglio.
Ti aspettiamo….
Torino Viva, appoggia l'iniziativa e sarà presente con propri rappresentanti e relatrici.

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