domenica 8 aprile 2012

.........Sforbiciamo la casta dei Partiti e dei privilegi da Tiscali.it

.....il Guardasigilli Paola Severino si dice pronta ad intervenire fornendo il proprio contributo tecnico, "non appena il Parlamento e i presidenti di Camera e Senato lo richiederanno". Interpellata sul punto, il ministro indica due possibilità: inserire una norma nel ddl anticorruzione o predisporre un provvedimento ad hoc.
Provvedimento che Pier Ferdinando Casini traduce in un decreto legge. Ma il Pdl, con Cicchitto, pur auspicando una legge "penetrante", dice no ad un provvedimento che, a termini di Costituzione, va emanato dall'Esecutivo per far fronte immediatamente a situazioni di eccezionalità ed urgenza. Anche se, sostiene Quagliariello, "immediatamente dopo Pasqua, insieme alla riforma dello Stato e della legge elettorale, i partiti dovranno dimostrarsi in grado di riformare se stessi adeguando il proprio status giuridico alla importante funzione pubblica che ricoprono, con tutto ciò che ne consegue". Perché, rileva, i partiti hanno solo due opzioni: "autoriformarsi o soccombere sotto una marea che li travolgerebbe tutti, indipendentemente dalla correttezza dell'operato e dei bilanci di ciascuno".

Dal Pdl, poi, arriva la richiesta a puntare i riflettori non solo sul finanziamento dei partiti ma anche dei sindacati. Se bisogna far presto, al di là di Casini che chiede il decreto legge, c'é chi, come Lauro del Pdl, vuole una commissione parlamentare di inchiesta sulle spese dei partiti, mentre da Fli Briguglio lancia un guanto di sfida alle forze politiche: una legge-lampo di riforma dei partiti, incluso il finanziamento pubblico, da approvare solo in commissione in sede legislativa dando attuazione all'articolo 49 della Costituzione. Di Pietro insiste invece per il referendum che cancelli il finanziamento pubblico, per il quale l'Idv raccoglierà le firme. "L'unica via per cambiare le cose - sostiene l'ex Pm - é che i cittadini lo facciano da soli".
Anche il Pd reclama un cambio di passo. Bersani annuncia di aver chiesto ad Alfano e Casini di trovare il minimo comun denominatore tra le proposte. "Bisogna cominciare dalla certificazione dei bilanci, dalla loro pubblicazione su internet, dall'abbassamento a 5mila euro per le donazioni per cui non è necessaria una dichiarazione", sostiene, sottolineando va privilegiata l'urgenza e si deve dare un segno che cominciamo a fare sul serio". Perché, puntualizza Ignazio Marino, "la situazione ormai è compromessa, ed una riforma dei partiti, della loro organizzazione interna e delle modalità del loro finanziamento è ormai urgente e non più rinviabile.
Nostro commento, c'è da fidarsi di persone che sino ad oggi han fatto come gli pareva ? Se non si cambia subito e bene il prossimo voto per le politiche, vedrà un crollo dei votanti

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