Torino e la sua Area Metropolitana.Una città Europea, in salute, sicura, facile da vivere, che sappia offrire opportunità di lavoro a tutt@Una città della cultura, ecologica, pensata anche per i tempi degli anziani e delle persone in difficoltà.Città della ricerca, dello sport,con trasporti pubblici finalmente efficienti, servizi sanitari efficaci.Che valorizzi le periferie,laboratorio dell'innovazione green, capitale del cibo di qualità e sicuro e delle energie rinnovabili.
venerdì 11 settembre 2009
Il difensore civico degli animali , qualche prima considerazione di Marzio Panichi veterinario
Che dire del magnifico “canile rifugio” la cui costruzione ci è costata un sacco di soldi e pur tuttavia d'estate i cani morivano di caldo perchè mancavano le piante per fare ombra! Anche la gestione non è stata sempre felice. L'abbiamo letto sui giornali cittadini ed abbiamo visto che la gestione della Cooperativa sociale non ha funzionato bene fino in fondo!
Che dire poi dei cani ergastolanizzati a Moncalieri ed a Torino perché mordaci e non “affidabili”? Bisognerebbe farli valutare da Medici Veterinari Comportamentalisti e provare a ricondizionarli attraverso percorsi riabilitativi che il “Regolamento comunale per il benessere…” prevederebbe, cosi come la recente Ordinanza Martini sull’incolumità pubblica !
Voglio ricordare l’Ordinanza del 16 Luglio 2009 , sempre della Martini, che ti detta “misure per garantire la tutela e il benessere degli animali…”imponendo l’obbligo di mettere mano al portafoglio per sterilizzare i cani entro 60 giorni dall’ingresso in canile!
Sarebbe importante fare dei corsi abilitanti di “cani e padroni buoni cittadini” che , una volta patentati, potranno costituire esempi pratici di comportamenti virtuosi per tutti quei padroni di cani che invece non lo sono e nel contempo serviranno per convincere gli indifferenti alla valorizzazione dei cani come “utili amici dell'uomo”, specialmente quando si trova ad essere solo in una società indifferente , o vecchio, od ammalato di depressione.
Peraltro credo che ci siano ancora oggi troppi cani clandestini non iscritti all’anagrafe canina, che sarebbe da incentivare e completare attraverso campagne di persuasione a non abbandonare i cani e ad acquisirli solo se si è poi in grado di gestirli. Per le tanto spiacevoli deiezioni canine,bisognerebbe approntare dei “cessetti” per cani nelle aree attrezzate di sgambamento ( almeno qualcuno in via sperimentale) ed anche in qualche giardino pubblico o altra zona sterrata non percorribile a piedi ( ex sedi di binari tramviari per es. o controviali ecc.). I cani non emettono solo feci ma anche “pipi”ed è per queste che molti condominii si delimitano con zolfo od altro e molti negozi mettono bottiglie di acqua sugli stipiti. Allora forse bisognerà sperimentare anche qualche “vespasiano” per cani
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